LE CHIESE E I MONUMENTI

 

La Chiesa di S. Anatolia

La facciata, in stile neoclassico, č abbellita da un rosone centrale e da una nicchia rettangolare con l'immagine della Santa. L'interno č composto da tre navate, con quella centrale divisa dalle laterali da due file di pilastri, ciascuno dei quali sormontato da un capitello dorato e con un'abside rettangolare e uno stretto deambulatorio avanti al quale si erge l'altare maggiore, su cui si eleva una grande statua bianca in gesso di S. Anatolia raffigurata nell'atto di suprema offerta a Dio della sua purezza, della sua vita, del suo martirio.

Di notevole interesse č la volta della navata centrale, dipinta a riquadri che raccontano la storia della Santa. Entrando dall'ingresso principale si trova, a ridosso del pilastro di destra, la piccola cappella dove si venera l'effige di S. Anatolia, opera di un artista dell' VIII secolo e che una leggenda popolare attribuisce ad opera divina. La piccola cappella, di forma quadrangolare, č stata costruita a forma di ciborium. La Santa č raffigurata in posizione frontale. Con la mano destra regge il libro delle Sacre Scritture con cui, secondo la narrazione, addolciva i rigori dell'esilio e delle sofferenze e con la mano sinistra regge la palma della vittoria. In capo ha la corona del martirio. Attorno ad essa volteggiano tre putti alati in una volta stellata, simbolo del cielo, ciascuno dei quali regge uno dei simboli del martirio: il libro delle sue letture, il serpente che avrebbe dovuto ucciderla, la spada che la trafisse. Il 9 e 10 luglio di ogni anno folle di pellegrini si recano al Santuario per devozione alla Santa. Si hanno processioni, messe e festeggiamenti serali duranti i quali la popolazione viene intrattenuta da gruppi musicali e spettacoli pirotecnici. Detti spettacoli, famosi nella zona per la loro ricercatezza e spettacolaritā, accompagnano l'uscita della statua della Santa dopo la solenne funzione celebrativa del 10 luglio presenziata da Sua Eccellenza il Vescovo di Rieti. Folle di fedeli ogni anno rinnovano la loro devozione alla Santa partecipando all'evento.

Poco distante dal Santuario sorge la chiesa di San Nicola di Bari, di origine monastica, datata al IX secolo. Il pregevole portale č stato costruito riutilizzando materiali di epoca romana. Interessanti sono anche i resti della chiesa della Madonna Addolorata, del 1200, un tempo chiamata Santa Maria de Torano. Dell'edificio quasi completamente distrutto, restano la facciata, i muri perimetrali, l'antico cimitero, al suo interno, ed il magnifico portale, del XVI secolo, caratterizzato da decorazioni a bugnato e da una lunetta con l'immagine della Vergine.

Il territorio circostante fu un'area di insediamenti di antichissima data; rimane infatti come testimonianza, lungo la strada diretta a Cartore, l'Ara sella Turchetta, un terrazzamento di 40 metri per 10, in opera poligonale, circoscritto da possenti mura pelagiche. La struttura era probabilmente la sede di un santuario dedicato all'Oracolo del Picchio, uccello sacro al Dio Marte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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