LA STORIA

 

Il paese si trova alle pendici del Monte Frontino e custodisce la testimonianza dell’architettura romanica e medievale. Esso ha origini antiche, poiché menzionato già nell’ VIII secolo d.C. come centro abbaziale a partire dal X secolo. I monaci infatti si adoperarono per la riconquista agraria di un territorio caratterizzato da condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli, che rendevano maggiormente redditizio l'allevamento del bestiame rispetto alle pratiche agricole limitate alle rare piane alluvionali e alle valli laterali. Dell'antica Abbazia sono rimaste delle tracce visibili nella chiesa di S. Stefano, da essa inglobata. Visitando il piccolo abitato si potranno ammirare straordinari esempi di portali romanici, decorati con una varietà di eleganti motivi.

Il centro fortificato di Monte Frontino 

Sopra S. Stefano, a circa 1167 metri, è posto il centro fortificato di Monte Frontino; a questo oppidum, che è senza dubbio uno dei più imponenti di tutto il territorio equicolo, era collegata la necropoli del Montariolo di Corvaro. La cinta muraria, lunga un chilometro, è conservata solo parzialmente, con uno o due filari di blocchi in elevato in opera poligonale. Oltre la cinta esterna, il centro è dotato di una seconda recinzione che divide in due parti l'interno; sul versante est sono visibili alcuni terrazzi sopra i quali erano collegate capanne foderate d'argilla e abitazioni stabili. Sono stati trovati diversi frammenti di materiale ceramico proveniente da olle e ciotole, e poi, macine, pesi da telaio, fibule. La datazione dell'insediamento è incerta, dovrebbe collocarsi tra il VII e il VI secolo a.C.; ma altri ritrovamenti hanno permesso di risalire ad una frequentazione dell'oppidum fino al I secolo a.C.                                                                                                                                                                             L'oppidum di Monte Frontino teneva sotto controllo gli accessi alla valle interna di Malito oltre ai piani di Corvaro e il valico di Collefegato. Sulla sommità del centro sono visibili anche i resti di una costruzione medievale, appartenenti ad una torre a pianta circolare, circondata da un fossato difensivo scavato nella roccia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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